Alla riscoperta degli antichi sapori della cucina biscegliese…e non solo…
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A “Roma Intangibile” presentato l’ultimo libro di Nicolantonio Logoluso

Vi ricordate la “mezza pistola”? Preparate ancora l’acqua-sale? Sapete quali sono i segreti per fare un buon ragù di cavallo? In cosa consisteva il cerimoniale del conforto? Per alcuni basterà rimestare un po’ il passato per ritrovare, nitide, le risposte a queste domande. Per quelli che hanno dimenticato e per i più giovani basterà sfogliare le pagine del libro “Gli antichi sapori della cucina Biscegliese”, l’ultima fatica di Nicolantonio Logoluso, delizioso regalo alla Città. Attenzione, non un mero libro di ricette, seppur antiche, ma compendio di scene di vita degli anni ’50, tra racconti e simpatici quadretti legati ai nostri usi e costumi e, in particolare, alle nostre tradizioni culinarie.

Il volume, il terzo della collana “I soci raccontano”, è stato presentato sabato 18 febbraio presso la sede di “Roma Intangibile” la Società Operaia di Mutuo Soccorso di cui lo stesso Logoluso è Presidente. La serata ha visto l’intervento di Pina Catino, presidente del Club UNESCO Bisceglie, che ha ricordato come l’olio, il pane, la verdura e il vino, protagonisti di  tutte le nostre antiche ricette, siano anche gli alimenti basilari della Dieta Mediterranea, proclamata nel 2010 dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità. A seguire le considerazioni della Dott.ssa Margherita Pasquale che ha definito il libro dell’amico Tonino «frutto di un lavoro di ricerca coscienzioso» e ha apprezzato in particolar modo la descrizione di mestieri, angoli e personaggi della Bisceglie di un tempo, riproducendo quelle che in pittura si chiamano scene di genere. Poderoso e piacevole l’intervento del Prof. Aldo Luisi, direttore del Dip. Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari, che ha conquistato tutti i presenti in sala. Per il professore l’autore «recupera lo spazio e il tempo trascorso e lo pone dolcemente all’attenzione di generazioni nuove» facendo «una vera e propria operazione di mediazione culturale»; definisce Logoluso “neoavanguardista” per la sua capacità di attingere dalla realtà e descriverla colorandola di espressioni dialettali. A fine intervento spazio alla consegna dell’attestato di Socio Onorario di “Roma Intangibile” al prestigioso ospite. A concludere il saluto del Vicesindaco Giovanni Casella in rappresentanza dell’Amministrazione sempre in prima fila nel sostegno alle pubblicazioni sulla storia e le tradizioni locali. Il libro è disponibile e acquistabile presso la sede di “Roma Intangibile” e il ricavato servirà a finanziare le prossime giornate FAI di primavera.                                                                                                                                                                                  Luca La Notte


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