Il pivot modenese, alla sua prima doppia doppia in stagione, sottolinea l’ottima gara dei nerazzurri. “Dopo la partenza contratta, siamo venuti fuori alla distanza con autorevolezza”.
Di fronte ad un ruolino di marcia così autorevole (sei vittorie nelle ultime sette partite), sarebbe sciocco nascondersi dietro un dito: questa Ambrosia possiede i requisiti per coronare l’inseguimento alla vetta. Ulteriore riprova è scaturita in occasione dell’acuto casalingo di domenica a spese del Catania, addomesticato con un passivo di 16 lunghezze (72-56) dagli uomini di Ciracì, sempre secondi in graduatoria in compagnia di Reggio Calabria ad una sola incollatura dal leader Siracusa.
“Un successo costruito in virtù di una grande prova collettiva – attacca l’ala-pivot Andrea Storchi -. Il duro allenamento settimanale in palestra e sul campo sta trovando pieno riscontro nei risultati della domenica. Rispetto alle precedenti uscite, contro Catania siamo partiti col freno a mano tirato ed abbiamo impiegato più tempo del solito per ambientarci nella sfida, poi però siamo venuti fuori alla distanza esprimendo un gioco redditizio e per diversi tratti spettacolare. Dalla metà del terzo periodo fino alla sirena finale abbiamo mantenuto il divario costantemente in doppia cifra evitando gli affanni dell’ultimo quarto cui eravamo quasi abituati. Insomma, abbiamo guadagnato altri due punti essenziali in uno scontro diretto, ancora una volta fronteggiando al meglio l’esiguità delle rotazioni nel pacchetto degli esterni”.
Storchi è raggiante sia per l’ottimo momento della squadra e sia per la sua prestazione, avendo chiuso per la prima volta in doppia doppia (13 punti e 10 rimbalzi) da quando indossa la canotta nerazzurra. “Finalmente inizio a mostrare il mio potenziale anche qui a Bisceglie – aggiunge il 30enne cestista modenese -, tuttavia sono convinto di poter fornire un contributo ancor più importante all’interno di questo gruppo. Nelle ultime settimane ho recuperato lo smalto che mi è mancato in avvio di stagione, devo ancora lavorare sodo sul piano della continuità ma il cammino intrapreso è quello giusto. In tal senso ringrazio i compagni, lo staff tecnico e la società per avermi aiutato a tornare in carreggiata”.
La riflessione conclusiva è dedicata alle ambizioni future dell’Ambrosia. “E’ presto per dire dove possiamo arrivare, anche se come suol dirsi l’appetito vien mangiando. Adesso siamo attesi dal secondo impegno consecutivo al PalaDolmen contro il Potenza, avversario ostico e zeppo di nomi importanti per la categoria come Corvo, Saccoccio, Di Pierro, Nocioni e l’ex biscegliese Davide Serino. Sarà un match duro al pari delle successive sfide contro Reggio Calabria e Foggia che chiuderanno il 2009, non dobbiamo fallire se intendiamo rafforzare la nostra poltrona tra le big del torneo”.
