La Puglia e l’Adriatico nella letteratura tedesca d età cortese. La storia a S. Margherita, sabato 12 marzo

losapio Codex_Manesse_Heinrich_VI._(HRR)Sabato 12 febbraio alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Margherita a Bisceglie si terrà il quinto incontro della rassegna “Storia a Santa Margherita”, a cura dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi e la Delegazione di Andria Barletta Trani del FAI, con il patrocinio del Comune di Bisceglie e la sponsorizzazione tecnica del Nicotel di Bisceglie.

 Come veniva vista l’Italia meridionale continentale, per l’appunto l’Apulia dal mondo letterario tedesco medievale? L’interesse per il nuovo regno è sicuramente rilevante visto i due sovrani di stirpe sveva, Enrico VI e Federico II, entrambi uomini di cultura che si dilettavano nella composizione lirica, ma il mondo teutonico ha sempre avuto un atteggiamento ambivalente ben rappresentato dall’epiteto all’inizio dispregiativo affibiato a Federico II di “puer Apuliae”.

Come ha inciso la creazione di un’identità meridionale in età normanno-sveva rappresenta nella propaganda e nelle suggestioni letterarie di un intero stile di vita, quello cavalleresco e cortese?

Lorenzo Lozzi Gallo

Lorenzo Lozzi Gallo

La storia che Lorenzo Lozzi Gallo ci propone in questo incontro biscegliese è estremamente composita, in cui l’antichità classica (romana e magnogreca) si sposa con gli influssi delle superiori civilizzazioni bizantina e saracena, di cui la Puglia assorbe lo stile di vita, senza intaccare peraltro il proprio patrimonio culturale e religioso.

Un viaggio nella formazione dell’identità meridionale che nasce anche dal rifiuto, espresso dalla coeva ideologia delle Crociate. Questi apporti contribuiscono a caricare di suggestioni la Puglia – i cui confini si espandono nel mito, fino a comprendere l’intero Mezzogiorno. Federico II di Svevia e i suoi discendenti ne sfruttano la “magia”, restandone tuttavia intrappolati, fino alla loro sconfitta. Con la caduta del partito ghibellino, della Puglia resteranno tracce, sempre più sbiadite, nella letteratura cavalleresca; patrimonio durevole, invece, sarà costituito dal legame con Roma e dall’alto patronato dei suoi santi, s. Michele Arcangelo e s. Nicola.”

 A moderare l’incontro sarà il prof. Dino Borri, docente in Tecnica e pianificazione urbanistica presso il Politecnico di Bari e Presidente regionale del FAI.

 Autore

Lorenzo Lozzi Gallo è professore di Filologia germanica presso l’Università degli Studi di Messina. Laureato nel 1997 presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’, con tesi su ‘Il potere della parola. Gli incantesimi del Medio Evo scandinavo nel contesto delle culture germaniche’, che ha vinto il premio dell’AIFG, ha compiuto parte degli studi universitari presso l’istituto Arnamagnæano di Copenaghen. Dopo aver compiuto studi in Inghilterra, Germania, Norvegia e Islanda, nel 2004 ha ottenuto il dottorato in ‘Cultura e tradizioni letterarie del mondo germanico antico e medievale’ presso l’università di ‘Roma III’, con tesi su ‘La versione in inglese antico della Vita di S. Eufrosina’. Dal 2005 al 2015 è stato ricercatore universitario in Filologia germanica, presso l’Università di Bari “A. Moro”. I suoi interessi includono agiografia inglese e scandinava, runologia, resoconti di pellegrinaggio e poesia (religiosa e profana) nel medioevo inglese, tedesco e nordico. Ha pubblicato su prestigiose riviste internazionali come Amsterdamer Beiträge zur älteren Germanistik, Arkiv för nordisk filologi, Scandinavian Studies, Studi medievali e Zeitschrift für deutsche Philologie. La sua monografia La Puglia nel medioevo germanico (Longo 2012) ha vinto il premio “Mario di Nola” bandito dall’Accademia dei Lincei per l’anno 2013.

Inoltre Storia a Santa Margherita fa sua la campagna “Medioevo negato” dell’ISIME e invita a versare il 5xMille della dichiarazione dei redditi all’ISIME per sostenere la ricerca storica, basta riportare il seguente codice fiscale 80132790587.

Per informazioni: Giuseppe Losapio 3497514788 marinaiodeltempo@gmail.com


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