Lo spirito di San Francesco di Sales in una rappresentazione in Santa Teresa dei Maschi a Bari
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Filotea, « AU BON PLAISIR DE DIEU » Lo spirito di San Francesco di Sales, è la performance di “teatro musicale sacro”, con cui l’Unione Cattolica Stampa Italiana di Puglia e l’Ordine dei Giornalisti di Puglia, hanno voluto quest’anno celebrare la ricorrenza del Patrono dei giornalisti. Una drammaturgia scritta da Teo Carbone, che si ispira alla vita ed alla spiritualità di San Francesco di Sales, con l’interpretazione di Francesco Carrassi, Vito Latorre e Marilù Quercia, la scelta musicale di don Antonio Parisi,  e con Antonella Chiarappa al pianofrorte e la voce solista di Luciana Bottalico.

L’evento è in programma martedì 24 gennaio alle ore 20,00 nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi nel borgo antico di Bari e verrà preceduto da unmomento di preghiera e di riflessione insieme a don Angelo Garofano, consulente ecclesiale dell’UCSI Puglia, e mons. Antonio Parisi, nella Chiesa di sant’Anna alle ore 19,00 (di fronte alla sede dell’Ordine dei Giornalisti).

enzoquarto@fastwebnet.it

Note sullo spettacolo :

Filotea

« AU BON PLAISIR DE DIEU »

Lo spirito di San Francesco di Sales

Performance di Francesco Carrassi ,Vito Latorre e Marilù Quercia

Testo, cura e drammaturgia di Teodorico Carbone

Scelta musicale: Don Antonio Parisi

Voce solista: Luciana Bottalico

Pianoforte: Antonella Chiarappa

Questa lettura drammatizzata-spettacolo è un percorso spirituale sulla grande ed eroica vita di San Francesco di Sales.

“Figura di confine” fra Riforma e Controriforma, padre dei poveri e di Filotee-anime desiderose di conversione e perfezione in un secolo – fine ‘500/inizio ‘600 – alla ricerca di un nuovo Umanesimo, il vescovo esiliato di Annecy si impone con tutta la sua pronta attualità, con la sua dirompente umanità, che lo rende moderno e vicino a tutti i cristiani (e non solo) del nostro tempo.

Patrono dei giornalisti e dei sordomuti, continua, anche in questo apparente bizzarro contrasto voluto dal magistero, il suo percorso nella Chiesa di tutti i secoli, quasi ad indicare sentieri di parola e di silenzio per recuperare all’udito la Voce dell’unica Verità.

La drammatizzazione ne evidenzia tutta la rotondità dell’alta figura, facendocelo risentire negl’intimi sentimenti, nelle profonde esperienze di Dio e dell’Uomo che lo hanno motivato pacatamente per la breve sua vita, vescovo povero e buono, a servizio della vera consolazione di ogni fratello in cammino.

La sua voce rivive, quella dei vari testimoni che si alternano in un ipotetico processo di canonizzazione, e spicca su tutte, quella della Baronne de Chantal, la sua “grande figlia”: la donna forte e provata nel doloroso crogiuolo della vita. 

Un viaggio che prende avvio da una dimensione di ascolto e si conclude in una profonda riflessione-azione.

Forse abbiamo voluto “osare”, ma l’abbiamo fatto perché convinti della modernità di questa figura di “padre per tutti”, sia dal punto di vista spirituale che essenzialmente umano.

Allora come ora, in un mondo orfano e privato di disarmata ma vigile paternità.

Prima esecuzione: Martedì 24 gennaio ore 20,00 – Chiesa di Santa Teresa dei Maschi – Bari


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