SITUAZIONE INFUOCATA NELLE CARCERI DI PUGLIA
Archiviato in: Senza categoria

Iniziano dal  1° Luglio 2010 dal Penitenziario di FOGGIA le proteste dei reclusi sul sovraffollamento detentivo  che nell’Istituto Dauno siamo   a quota  800 reclusi in una struttura la cui capienza  tollerabile non doveva andare oltre le 320 persone, questo preoccupa fortemente il Sindacato di Polizia OSAPP come già precedentemente era stato previsto oggi trova negativamente conferma.

 La quota detentiva dei ristretti è salita vertiginosamente alla conta di oggi a quota  68.206 utenti nelle 205 Strutture Italiane, di cui il 36,59% cittadini stranieri sono stipati nelle prigioni Italiane, un Trend in ascesa che porterà entro il 2010 a quota 70.000 detenuti,mai  un dato così esorbitante nella Storia Nazionale delle Carceri Italiane.

In Puglia la popolazione detenuta sembra aver raggiunto e si appresta a superare il Trend di 4.400 detenuti e, a distanza di pochi giorni dall’incontro avvenuto in data 24 Giugno scorso tra la Delegazione Sindacale OSAPP unitamente alle  restanti componenti Sindacali di Polizia Penitenziaria  del Circondario Foggiano ed il Signor Prefetto della Provincia di Foggia sulla drammaticità operativa ed organizzativa della seconda mega struttura detentiva Pugliese,dopo quello di Lecce, con oltre 750 reclusi ubicati in ben diciassette reparti detentivi,si ha notizia attraverso il tam, tam “radio carcere” che potrebbero già iniziare dalla serata del 1° luglio p.v. le proteste,al momento pacifiche, dei reclusi del carcere Foggiano aderendo ad una iniziativa nazionale delle restanti Carceri del Paese per denunciare le condizioni detentive di sovraffollamento.A nulla sembra essere almeno per il momento, valsa la breve visita Ispettiva del Cons. SANTI CONSOLO Vice Capo del Dipartimento inviato dal Ministero della Giustizia in Puglia,se non per prendere atto  probabilmente dell’esclusione dell’Italia dai Mondiali poiché la visita è avvenuta in concomitanza con la partita di calcio mondiale nel Sud Africa.Nei mesi scorsi,non molto lontano abbiamo assistito alle proteste dei  circa 240 detenuti del Carcere di LUCERA, a breve si aggiunge FOGGIA e poi, via via,come un Film già ripetutamente proiettato e visto,nei decorsi  mesi estivi dei precedenti anni,le proteste inizieranno probabilmente come l’olio a spalmarsi in tutte le Carceri Pugliesi e nazionali.Intanto la Polizia Penitenziaria è già da tempo,dall’attuale reggente amministrazione Regionale obbligatoriamente a turni su tre quadranti lavorativi che vanno dalle 9 alle 15 ore continuative, le scorte,le traduzioni, i piantonamenti,le visite mediche e domiciliari avvengono sotto i livelli minimi di sicurezza come già denunciato dal Sindacato nelle precedenti missive su Turi- Lecce – Taranto – Bari – Trani e Foggia. Il cosiddetto  “Piano Carcere” la cui previsione di costruzione di nuovi Plessi nell’area Penitenziaria di Lecce – Taranto e Trani e la costruzione del nuovo moderno carcere a Bari certamente non fanno sperare bene per il futuro Pugliese detentivo. Per questo continua incessante il lavoro del Sindacato di Categoria Seconda forza nazionale e regionale dell’OSAPP a denunziare situazioni di intolleranza nelle organizzazioni del lavoro, nella carenza del personale di Polizia in ben trecento unità per la Puglia sulle 2800 attualmente in organico D.M. 8.2.2001,così come continuano le denunce del Sindacato OSAPP per il recupero di almeno cento unità dai servizi non istituzionali e dagli Uffici amministrativo di poliziotti penitenziari inseriti presso EPE, Tribunali, Procure etc. al fine di fortificare i reparti detentivi dove ultimamente un solo agente in alcune ore anche serali e notturne è costretto a vigilare anche tre piani detentivi…E’ già partita dal Sindacato quest’oggi una nota al Prefetto di Bari per la situazione del carcere di Turi, altra nota al Ministro Alfano, al Capo del Dipartimento Franco Ionta ed al Presidente della Commissione Giustizia del senato onorevole FILIPPO BERSELLI sulla situazione Carceri e sulla carenza di Poliziotti nei Reparti detentivi. Come OSAPP da sempre contrari all’impiego di Forze Militare al presidio esterno e nelle traduzioni di Militari ,oggi la necessità ci impone una controtendenza decisionale invocando l’aiuto delle altre Forze di polizia e Militari dello Stato prima che sia troppo tardi.  Urgente ed indispensabile l’apertura di un tavolo di concertazione Sindacati di polizia,Ministro della Giustizia;Ministro della Salute  e Dipartimento.


Sito ottimizzato per Mozilla FirefoxCSS ValidoXHTML ValidoQuesto sito usa Wordpress CMS