Il comunicato stampa dell’associazione “Puglia Scoperta” apparso in questi giorni sulle testate locali, non ci ha lasciati indifferenti.
E’ un allarme sociale che noi di SEL recepiamo interamente, quello di Puglia Scoperta, e che fa eco a tante altre, come quelli dell’associazione Bisceglie Vecchia Extramoenia; iniziative che da tempo e sempre più insistentemente vertono su unico comune denominatore: quello del consumo del territorio e della sparizione del nostro patrimonio storico-culturale costruito.
Stiamo seguendo con molta attenzione le ultime emergenze urbanistico-culturali in atto a Bisceglie, primo per tutti il Palazzo Fiore. Oltre al vincolo ministeriale citato da Puglia Scoperta, segnaliamo come anche l’ art. 31 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG attualmente vigente tuteli tutto “l’isolato comprendente il monumentale Palazzo Fiore” classificandolo come Zona omogenea A.
In altre parole, così come per il centro storico, anche per l’ isolato comprendente il Palazzo Fiore “non sono ammesse demolizioni” (sic!).
Ma il Sindaco e l’Assessore alla Cultura hanno preso una posizione pubblica in merito?
Senza indugi, SEL Bisceglie si candida a 14esimo partner di Puglia Scoperta a sostegno di questa battaglia di civiltà, il cui successo darà la misura dell’interesse che hanno le istituzioni cittadine verso il proprio territorio.
Un’altra situazione che ci sta a cuore è quella della realtà dei frantoi ipogei. In Via Alessandro Volta, per esempio, sappiamo che è in progetto un intervento edilizio che andrebbe a investire un grosso frantoio sotterraneo.
In merito al progetto edificatorio che è stato ivi presentato, noi di SEL, insieme a tutte le forze del centro-sinistra, abbiamo richiesto di discuterne in Consiglio Comunale. Invito che estendiamo, in nome della cultura e dell’amore verso la città, anche al Sindaco Spina e ai Consiglieri di maggioranza.
Il sito in questione, per via delle dimensioni, del posizionamento e della presenza di un complesso compatto sotterraneo e di un Casale epigeo (e non un rudere!), potrebbe diventare invece la sede naturale di un ente volano dell’economia locale, turistica e agroalimentare: un Museo Civico dell’Olio di Oliva.
Ci teniamo a sottolineare la parola Casale per indicare il corpo edificato di Via Volta prima che cominci ad essere abusato, invece, il termine “rudere”.
Perché ad uccidere i nostri palazzi (storici) intra ed extra moenia, e quindi la nostra identità, prima delle ruspe arrivano le parole.
Sempre in tema urbanistico, da sostenitori convinti della mobilità sostenibile ed alternativa all’automobile, siamo assolutamente contrari alla conversione del Parco delle Beatitudini in parcheggio per auto.
Nel contesto di progettazione e ridefinizione del “Waterfront” troviamo incredibile che, in una zona fragile come quella che è l’interfaccia tra centro storico e porto, si scelga di sopprimere forse l’unica area di Verde Pubblico in nome di un presunto traffico automobilistico turistico.
Siamo convinti che, per non svilire turisticamente il cuore della città e per non aumentare il traffico e lo smog, debba essere individuata una zona remota da adibire a parcheggio auto in modalità “park & ride”, per esempio nei pressi della stazione ferroviaria, e non di certo presso il Calvario o Piazza Vittorio Emanuele, come da altre proposte.
Noi di SEL siamo impegnati, senza ipocrisie elettorali, nella vigilanza del territorio e di tutto il patrimonio architettonico identitario, quello che contribuisce a determinare la qualità della vita nella nostra città.
La “prospettiva”e il “decoro” invocati dall’associazione Puglia Scoperta trovano naturale riscontro in valori quali “ecologia” e “bellezza”, congeniti nel nostro gruppo politico.
La pensiamo molto diversamente, e ci teniamo a precisarlo, dal modo di fare di questa amministrazione che continua a gestire il territorio in maniera grossolana, sacrificandolo in nome di uno sviluppo che, dopo 6 anni di governo, è ben lontano dal realizzarsi. A noi interessa la bellezza e la qualità della vita, non subordinate alla speculazione economica a tutti i costi.