Mercoledì 4 marzo: la protesta per i ventilati 500 licenziamenti alla Casa della Divina Provvidenza approda a Molfetta, e per la precisione nella Cattedrale, dove in mattinata Francesco Saverio Cervone, segretario provinciale CONFILL, si è introdotto dichiarando al Parroco di voler restare in chiesa ad oltranza.
Immediatamente è stato informato della protesta il Vescovo Mons. Martella, impegnato a Ruvo, il quale ha pregato Don Mimmo Amato, Vicario Generale, di affrontare con delicatezza il caso giunto a Molfetta assolutamente inatteso.
Intanto si sono fatte le 13 ed il Vicario ha dovuto interessare dell’accaduto le forze dell’ordine. E’ intervenuta una pattuglia di Carabinieri della locale Compagnia e, dopo una lunga e civile trattativa, Cervone ha acconsentito di uscire dalla Cattedrale, promettendo di farvi ritorno nel pomeriggio e nei giorni seguenti.
Intanto la notizia della singolare forma di protesta è giunta al P.D.L. molfettese, al punto di indurre un dirigente ad incontrare il sindacalista tranese il quale ha chiesto espressamente di poter incontrare il sindaco di Molfetta, il Sen. Antonio Azzollini che conosce bene le realtà dell’ente ecclesiastico biscegliese.
Intanto Cervone ha diffuso una lettera, da lui stesso indirizzata a Papa Benedetto XVI, affinchè intervenga con decisione e fermezza nella vertenza che vede in pericolo centinaia di posti di lavoro, oltre al declino di un’opera fondamentale nell’assistenza ai più deboli.
I prossimi giorni ci diranno quali effetti ha sortito l’ennesima protesta eclatante messa in atto da Saverio Cervone.