Nella mattinata odierna, a Bari, ed altre località della provincia, a conclusione di un’articolata attività investigativa, coordinata da questa Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dalla Squadra Mobile di Bari, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ai domiciliari e all’obbligo di dimora, nei confronti dei sottoelencati soggetti, esponenti di rilievo ed appartenenti al clan “Capriati”.
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Custodia cautelare in carcere:
1) CAPRIATI Filippo, nato a Bari, di anni 47;
2) CAPRIATI Pietro, nato a Bari, di anni 45;
3) ANACLERIO Paolo Emanuele, nato a Bari, di anni 33;
4) ARCIULI Michele, nato a Bari, di anni 38, in atto detenuto;
5) ARCIULI Michele, nato a Bari, di anni 46;
6) BORGIA Matteo, nato a Bari, di anni 30;
7) COLASUONNO Francesco, nato a Bitonto (BA), di anni 31, in atto detenuto;
8) D’ALTERIO Salvatore, alias “Sasà”, nato a Napoli, di anni 38;
9) LORUSSO Gaetano, alias “Nino la bionda”, nato a Bari, di anni 51;
10) PANZA Pasquale, nato a Bari, di anni 52;
11) PAPPAGALLO Giuseppe, nato a Bari, di anni 30, in atto detenuto;
12) PAPPAGALLO Saverio, nato a Bari, di anni 47, in atto detenuto;
13) RECCHIA Carmelo, nato a Castellana Grotte (BA), di anni 42;
Custodia cautelare agli arresti domiciliari:
14) COTRUFO Vito Antonio, nato a Bitonto (BA), di anni 43;
15) D’ADDABBO Giuseppe, nato a Bari, di anni 47;
16) MAURELLI Vito, nato a Modugno (BA), di anni 58;
17) PIPERIS Nicola, nato a Bari, di anni 43;
Obbligo di dimora
18) LOSETO Nunzia, nata a Bari, di anni 49;
Misure congiunte dell’obbligo di dimora e della presentazione quotidiana alla P.G.:
19) GROTTONE Giuseppe, nato a Grumo Appula (BA), di anni 27;
20) VALENTE Giulio, nato a Bisceglie (BAT), di anni 36.
I predetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dall’uso delle armi, porto e detenzione di armi da guerra, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e continuate, associazione per delinquere, aggravata, finalizzata alla perpetrazione di furti.
Le indagini, condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, hanno interessato i componenti del clan “Capriati”, operante in posizione dominante nei quartieri “Murat”, “Città Vecchia” e “Carrassi” di Bari oltre che in alcuni comuni del nord barese, diretta dal pregiudicato Capriati Filippo.
Quest’ultimo, avvalendosi di numerosi soggetti, tra cui il fratello Pietro, ha organizzato, diretto e preso parte ad un’articolazione per delinquere armata, di tipo camorristico mafioso, finalizzata alla commissione di più delitti contro il patrimonio, la persona, l’ordine e la sicurezza pubblica, l’industria ed il commercio oltre che delitti concernenti il traffico e lo spaccio di stupefacenti e le armi, al fine di acquisire la gestione o comunque il controllo di attività economiche nell’area metropolitana di Bari.
In particolare, nel corso dell’indagine è emerso che la predetta organizzazione, con la forza dell’intimidazione, ha acquisito, attraverso una società, il controllo del servizio di assistenza e viabilità, connesso ai traffici ed alle operazioni portuali, all’interno del porto di Bari; ha imposto l’acquisto di merci a diversi commercianti operanti nel quartiere “Carrassi” di Bari oltre che in alcuni comuni limitrofi ed ha imposto ai commercianti delle feste patronali (quale la Sagra per la Festa di San Nicola) l’acquisto di merci; si è rifornita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente da differenti canali di approvvigionamento, in particolare dalla Campania, trafficando cospicue forniture di cocaina, hashish, marijuana ed eroina destinate allo spaccio al dettaglio.
È stata altresì individuata un’associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di furti che ha portato a compimento numerosi delitti sia nel sud della Puglia, sia in diverse aree della Basilicata, in danno di grosse aziende commerciali.
Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché un fucile mitragliatore, un fucile a canne mozze e 10 pistole, oltre a numeroso munizionamento, e recuperata parte della refurtiva.