INTERVISTA A LOMBARDO: «ORA BASTA: IL SUD SIA PRIORITA’ IN PARLAMENTO E NON SOLO A PAROLE, O MANI LIBERE»

Raffaele Lombardo (secondo da destra)

Raffaele Lombardo (secondo da destra)

«Bossi è stato bravo a far valere gli interessi del Nord, adesso tocca al Mezzogiorno»

Da Il Sole 24 Ore del 22 Luglio 2009

 << Nel giorno in cui il suo Mpa dice no al decreto anticri­si, votando contro la maggio­ranza alla Camera, Raffaele Lombardo sbocconcella i cira­si: così chiamano le ciliege di là dallo Stretto.

Il Governato­re, che solo formalmente ha abdicato al ruolo di leader del Movimento per l’autonomia siciliana, si gusta la polpa e non fa mistero di volersi disfa­re rapidamente dei noccioli. In questi mesi ne ha sputati pa­recchi sia a Roma che a Paler­mo guidando la giunta di Pa­lazzo d’Orleans. E adesso aspetta. Il partito del Sud? «Quello che conta non sono le chiacchiere ma i fatti, a co­minciare da come si vota in Parlamento…».

Presidente, ma voi siete pronti a voltare le spalle a Berlusconi, a non dare la fidu­cia al Governo?

 Noi non intendiamo rinne­gare l’appartenenza a questa maggioranza, ma adesso ba­sta. Abbiamo fatto un’alleanza che prevedeva precisi impe­gni per il Sud, non uno di que­sti – dico uno – è stato finora rispettato: né sulle infrastrutture (a partire dal Ponte), né sulla fiscalità di vantaggio vi­sto che non hanno neppure portato a Bruxelles la pratica, per non parlare del Fas (il Fon­do per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate, ndr) che ci è stato sequestrato.

Insomma, volete i soldi?

Guardi che l’accusa del Sud piagnone, contrariamente a quanto crede qualcuno (la Le­ga, ndr), non funziona più. Le risorse del Fas sono nostre, ci sono state assegnate dalla Ue, non è un’elemosina. Servono a costruire le premesse per recu­perare quel gap drammatico e impietosamente fotografato dall’ultimo rapporto Svimez.

Il gap Nord Sud esiste da sempre, solo che da qualche anno se ne parla meno.

Perché la Lega ha dimostra­to di saper fare politica me­glio di tutti, è riuscita a far di­ventare la questione setten­trionale – che è reale – una questione nazionale. Il Sud in­vece non ha nulla. Il vecchio vincolo solidaristico si è rot­to, oggi va avanti solo chi è più forte, chi ha più frecce nel suo arco. Il Nord ne ha tante e tra le più incisive c’è certamente la Lega.

E voi allora volete fare la Lega del Sud?

Non c’è una forza politica ca­pace di rappresentare oggi gli interessi del Mezzogiorno.

A parte l’Mpa…

Noi siamo consapevoli che occorre un’unione tra tutte quelle formazioni politiche che intendono portare all’at­tenzione nazionale gli interes­si del Mezzogiorno: penso a una federazione di partiti e movimenti capaci di rappre­sentare le istanze dei cittadini meridionali.

Il partito del Sud che vuole anche Gianfranco Miccichè?

lo non so cosa vuole Micci­chè e fino a dove vuole spin­gersi. Per ora sta nel Pdl, che le istanze del Sud non le ha rap­presentate. Noi a suo tempo il cordone ombelicale l’abbia­mo tagliato, ci siamo assunti un rischio e una responsabili­tà. Bisogna essere chiari: a co­minciare da come si vota in Parlamento è lì che si vede chi davvero ha a cuore i destini del Mezzogiorno.

Allora non voterete la fidu­cia sul decreto anticrisi?

lo mi auguro che si trovi una soluzione nell’interesse del Sud e quindi del Paese: noi non possiamo esprimere la fi­ducia a un Governo, se questa scelta comportasse una sfidu­cia da parte di chi ci ha dato il mandato per rappresentare i suoi interessi in Parlamento.

Continua a girarci intorno…

La domanda la faccio io: ci sono due Italie, una africana e l’altra europea, il Governo in­tende rappresentarle entram­be o una sola?

Ma semmai dovesse nasce­re, chi guiderà la Lega del Sud?

La leadership non mi inte­ressa. Penso che dovrebbe co­munque essere una persona giovane e soprattutto credibi­le, io mi limiterò a dare una mano. >>

Luca Longo – COMITATI DUE SICILIE

http://comitatiduesicilie.org

 

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