BARLETTA. CONCERTI A PALAZZO DELLA MARRA “L’OTTOCENTO ROMANTICO TRA REALTA’ E LEGGENDA”

Emilia Prenna

Emilia Prenna

Si conclude con questo quarto appuntamento, il meraviglioso viaggio nella magia del paesaggio del sud offerto dagli innumerevoli dipinti della mostra Terra e Mare, Paesaggi del Sud da Giuseppe De Nittis a Giovanni Fattori curata dalla dott.ssa Enanuela Angiuli e organizzata dalla Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” di Barletta in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano.

Luca Dimiccoli

Luca Dimiccoli

4 concerti , curati dal m° Francesco Monopoli, che hanno saputo creare un intenso legame con i colori, le pennellate, le suggestioni, le parole celate nelle opere dei maggiori paesaggisti del Centro e del Sud Italia come Giovanni Fattori, Giuseppe De Nittis, Vincenzo Cabianca, Filippo Palizzi, Francesco Paolo Michetti e Francesco Lojacono che sono stati ammirati anche prima e dopo i concerti.

Quarto e ultimo appuntamento della Rassegna “MusicArte” con i Venerdì Musicali che il Polo Museale in collaborazione con l’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, ha voluto organizzare nella splendida cornice dei Giardini del Palazzo della Marra, recentemente restaurati e resi fruibili.

Così, dopo il successo riscosso dal bellissimo concerto che si è tenuto nella suggestiva cornice del giardino di Palazzo della Marra con i pianisti Maria Diviccaro, Raffaele Mansi e Giuseppe Cinquepalmi , con un concerto che ha visto il tutto esaurito , ricco di momenti di intensità, virtuosismo e romanticismo, la Rassegna MusicArte, prosegue, venerdì 31 luglio, ore 21,00, con i pianisti Emilia Prenna, Luca Dimiccoli e Vitantonio Caroli, tre artisti vincitori di numerosi concorsi nazionali ed internazionali che si sono esibiti come solisti e in formazioni cameristiche sia in Italia che all’estero.

Il concerto sarà un omaggio al “L’Ottocento Romantico tra realtà e leggenda” con brani di Schumann, prototipo di artista romantico irrequieto e segnato dalla sua intricata interiorità, con opere pianistiche che si ispirano all’arte romantica tout court e alla libera divagazione in paesaggi immensi e popolati di personaggi irreali, brani di Franz Liszt che pur essendo proiettato verso ciò che è metafisico, non disdegna la genuinità e l’allegria dei suoni e delle movenze tipiche dei contadini quando festeggiano la mietitura sull’aia pur essendo sfiniti dal duro lavoro, per poi concludersi con la tecnica più straordinaria e virtuosistica di uno Chopin salottiero e estremamente appassionato nei suoi scherzi e studi più intensi e complicati.

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