Parte la costituzione del Comitato locale di Lotta dei Precari e Disoccupati
Grande affluenza e dibattito acceso durante l’incontro con Michele Rizzi a Bisceglie, che si è svolto nell’Auditorium Santa Croce il 22 marzo scorso. Il candidato alla Presidenza della Regione Puglia è venuto a Bisceglie per incontrare i suoi sostenitori e presentare il candidato consigliere locale, Giovanni Tortora.
Per più di un’ora Michele Rizzi ha parlato dei punti del programma di Alternativa Comunista, il partito che sostiene la sua candidatura, cercando di spiegare i problemi che affliggono la nostra regione e a cui la giunta Vendola e la precedente amministrazione Fitto non hanno dato risposte concrete. In primis, la disoccupazione dilagante appoggiata e aggravata da un sistema di precariato creato da centrodestra e centrosinistra. Il candidato lavoratore precario Rizzi ha parlato anche di sanità pubblica, tradita dalle promesse non realizzate di Vendola e distrutta da un sistema di convenzioni private che rende sempre più difficile ai ceti più deboli accedere alle cure.
Giovanni Tortora, subito dopo, ha spiegato le ragioni della sua candidatura, che non ha nulla a che vedere con “la corsa alle poltrone” dei candidati delle altre liste. Al contrario, il suo scopo è utilizzare la campagna elettorale per aggregare la gente stanca di non sentirsi rappresentata, in vista dell’imminente creazione di un comitato di lotta dei precari a Bisceglie.
Sulla questione sanità, inoltre, Giovanni Tortora ha spiegato di esser completamente contrario alla costituzione di un nuovo enorme ospedale tra Bisceglie e Trani, poiché esso, parole del candidato, “è chiaramente un regalo agli imprenditori edili. Molto più utile sarebbe spendere le enormi somme previste per ristrutturare e ammodernare le strumentazioni degli Ospedali cittadini esistenti”.
Alla presentazione dei candidati è seguito poi un dibattito assembleare durante il quale sono state poste delle domande sul problema della rappresentanza sindacale e sulla piccola imprenditoria, specialmente commerciale, strozzata dall’apertura di grossi centri di distribuzione nella zona industriale di Molfetta, e completamente abbandonata dalla politica governista degli altri schieramenti. I comitati di lotta costituiscono – hanno infine spiegato Rizzi e Tortora – la risposta giusta all’esigenza di difendere i lavoratori precari nel periodo di crisi che distrugge le piccole realtà solidali locali in favore dei grossi agglomerati capitalistici, proprio come quelli della grande distribuzione.
Entro un mese il Comitato di Lotta dei Precari avvierà ufficialmente in città il suo operato, ritenuto da tutti i presenti “necessario”.