ACQUISTATA UN’ALTRA APPARECCHIATURA PROTESICA PER L’ALUNNO DEL PLESSO “CARRARA GIOIA”

Risolta l’esigenza di un alunno disabile al III Circolo didattico di Bisceglie

Il  ringraziamento del Dirigente  Scolastico, prof. Vito Amatulli, al Sindaco evidenzia la rapida ed efficace soluzione di una problematica affrontata già due anni fa con pronta sensibilità.

Si è avviata a rapida e felice conclusione la vicenda che ha interessato un alunno del plesso scolastico “Carrara Gioia”, facente parte del III Circolo Didattico “San Giovanni Bosco” di Bisceglie, che necessitava di un’apparecchiatura protesica per poter partecipare alle lezioni.

Nel ricordare che già un’apparecchiatura analoga era stata acquistata a cura del Comune di Bisceglie nell’anno scolastico 2008, e che per una serie di incomprensioni era rimasta inutilizzata custodita in un ripostiglio della scuola, grazie al diretto interessamento del Sindaco, Francesco Spina, ed al tempestivo lavoro svolto dal dirigente del settore socio-culturale, è stato possibile assicurare all’alunno disabile la dignitosa prosecuzione dell’anno scolastico.

A tal proposito il dirigente del III Circolo, prof. Vito Amatulli, ha inteso ringraziare il primo cittadino attraverso una missiva in cui, nel sottolineare la rapida ed efficace conclusione della vicenda, esalta la sensibilità dimostrata dal sindaco per il “caso umano”, rimarcando la efficace sinergia posta in campo dalla scuola, dal comune e dall’ASL-BAT.

«É indubbio –scrive il prof. Amatulli rivolgendosi al sindaco – che la soluzione di una questione da tempo irrisolta rappresenta un motivo di manifesto compiacimento, ma va detto e rimarcato che senza il Suo personale impegno, seguendo la vicenda, autorizzandone il processo amministrativo e definendolo nella sua parte contabile, la vicenda si sarebbe trascinata. Mi sento di sottolineare – ha proseguito il dirigente scolastico – la Sua sensibilità per il caso, evidenziando quanto sia stato elevato il concetto di umanità riversato in questa vicenda, tra mille altre situazioni che l’amministrazione cittadina governa e che avrebbero potuto essere considerate prioritarie, adoperando una scala differente di valori».

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