BIBLIOTECA “DON MICHELE CAFAGNA”. IL 29 LUGLIO SI COMMEMORA IL CELEBRE COMPOSITORE BISCEGLIESE MAURO GIULIANI
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Mauro Giuliani

Mauro Giuliani

CORTEO FUNEBRE DI PROTESTA PER NON DIMENTICARE “MEMORIA STORICA DI MAURO GIULIANI” COMPOSITORE BISCEGLIESE (1781-1829) PARTECIPAZIONE LIBERA

 

 PER RICORDARE LA FIGURA STORICA DI MAURO GIULIANI, MERCOLEDI’ 29 LUGLIO, DURANTE L’ORARIO DI APERTURA DELLA BIBLIOTECA (ORE 16-19), SARANNO ESPOSTI AL PUBBLICO

I LIBRI DEDICATI ALL’ILLUSTRE MUSICISTA BISCEGLIESE.

TUTTI I TESSERATI ALLA BIBLIOTECA “DON MICHELE CAFAGNA” SONO INVITATI A CONOSCERE

LA VITA E LE OPERE DI MAURO GIULIANI ATTRAVERSO LA LETTURA DI QUESTE PUBBLICAZIONI.

 Chitarrista e compositore italiano. Il suo primo strumento fu il violoncello, strumento che non abbandonò mai completamente durante la sua vita. Mauro Giuliani studiò anche il violino. Più tardi si consacrò alla chitarra, strumento di cui divenne un virtuoso in poco tempo.

Nel 1806 si sposta a Vienna, diventando una celebrità alla pari con i migliori e numerosi strumentisti in attività nella capitale austriaca all’inizio del XVIII secolo. Nel 1815 si esibisce con il pianista Hummel (seguito poi da Moscheles), il violinista Mayseder ed il violoncellista Merk, in una serie di concerti da camera presso i Giardini Botanici del palazzo di Schönbrunn. Questi concerti vennero chiamati “Dukaten Concerte”, dal prezzo del biglietto che era di un ducato. Inoltre nel 1815, Mauro Giuliani era l’artista ufficiale delle celebrazioni del Congresso di Vienna. Due anni prima, l’8 dicembre 1813, aveva suonato (probabilmente il violoncello) in un’orchestra per la prima esecuzione della settima Sinfonia di Beethoven.

A Vienna, Mauro Giuliani ebbe minor successo come compositore. Lavorò prevalentemente con l’Editore Artaria, che pubblicò la maggior parte dei suoi lavori per chitarra ma ebbe rapporti di affari con tutti gli altri editori locali che diffusero le sue composizioni in tutta Europa, dove si sviluppò la sua reputazione di pedagogo. Tra i numerosi allievi di Giuliani ci furono Bobrowicz e Horetzky.

Nel 1819, Mauro Giuliani lasciò Vienna per motivi soprattutto personali: la sua proprietà ed i suoi conti bancari vennero confiscati per pagare i creditori. Mauro Giuliani tornò in Italia passando per Trieste, Venezia per poi stabilirsi finalmente a Roma. Portò con sé la figlia Emilia, nata nel 1813 ed istruita dal 1821 al 1826 presso il Convento “L’Adorazione di Gesù”, e così pure la figlia illegittima Maria. A Roma non ebbe molto successo; pubblicò alcune composizioni e diede un concerto.

Nel luglio 1823 intraprese una serie di frequenti viaggi a Napoli, per essere accanto al padre seriamente malato. In questo periodo di tempo, che potremmo definire il suo “periodo napoletano”, Mauro Giuliani si esibì spesso in duo con la figlia Emilia, che nel frattempo era diventata una buona chitarrista.

Verso la fine del 1828 la salute del musicista iniziò a deteriorarsi. Morì a Napoli l’8 maggio 1829. Mauro Giuliani ci ha lasciato 150 composizioni per chitarra. Tra i suoi lavori più importanti, ricordiamo i 3 concerti per chitarra e orchestra op. 30, 36 e 70; una serie di fantasie, op. 119-129, dette “Rossiniane”; parecchie sonate per violino e chitarra, un metodo, un quintetto ed alcuni duetti per canto e chitarra”. (BIOGRAFIA TRATTA DA www.delcamp.net)

 PER CHI VUOLE APPROFONDIRE LA CONOSCENZA SUL MUSICISTA BISCEGLIESE: www.associazionegiuliani.it


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