PRIMA FATICA EDITORIALE PER MAURIZIO EVANGELISTA
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L’autore presenterà il suo lavoro al pubblico il 22 marzo alle ore 18:00 presso la Libreria Roma a Bari (Piazza Aldo Moro, nei pressi della stazione)

Maurizio Evangelista, 29 anni, pubblica con la casa editrice La Vallisa la sua prima silloge di poesie dal titolo Suonatore di Corno.

Nato a Terlizzi, ma residente a Bisceglie, consegue una laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bari.  La sua tesi in Sociologia del Diritto riceve un riconoscimento dalla provincia di Pistoia, per l’impegno e la diffusione di una cultura di genere. Negli anni partecipa a numerosi concorsi di poesia pubblicando in varie antologie. Nel 2009 ottiene una menzione speciale al concorso nazionale del comune di Muro Lucano (PZ) Ma è grazie all’incontro con il prof. Giancane Daniele, direttore della rivista culturale La Vallisa,  che realizza la pubblicazione della sua prima silloge di poesie.

“Percepisco una certa diffidenza verso la poesia” dichiara l’autore “un arte da molti ritenuta senza pubblico, destinata per alcuni ad averne uno di soli poeti o di aspiranti tali. Ma io condivido solo in parte questo pensiero poiché, seppur vero che un arte senza pubblico, e quindi senza comunicazione, diventa spesso elitaria, privilegio di un pubblico competente, è pur vero che, proprio per questo Noi – in quanto scrittori di poesia – costituiamo una comunità e non un mercato. E questo credo sia un merito, un valore aggiunto, non solo un possibile limite”.

 

Prefazione tratta dal libro Suonatore di Corno (a cura del prof. Giancane Daniele)

A prima vista ciò che colpisce della poesia di Maurizio Evangelista è la costruzione di atmosfere che rimandano immediatamente al mito: i silenzi, l’anima caduta, le brezze inattese, la neve sui nostri capelli, il sapore acerbo del nulla, sono “visioni” che tendono a concretizzare l’oggetto, sino a risolverlo appunto in brevi flashes e soprattutto in una musicalità tenue e remota, come proveniente da un altrove impalpabile e appena percepito. C’è qualcosa nei lessemi, nei versi, nel rapporto col mondo, che rimanda forse ad altri contesti, ad un universo in cui spesso tutto appare concluso nel rapporto io-tu (è sempre ad un’altra che si rivolge la voce del poeta; ma altre volte è l’altro/lettore ed anche l’altro/se stesso)

E’ un mondo – questo in cui la poesia cerca disperatamente uno spazio autonomo – di “uomini mediocri”, persi nella vile quotidianità, senza sprazzi, ideali, progetti: ma la poesia è la voce che torna inesausta. La lingua sconosciuta che si accompagna al silenzio (spesso ripetuto dal poeta) e alla solitudine che è compagna di chi si dedica a quest’arte che richiede fine sensibilità, sguardo acuminato, la capacità di cogliere i segnali del mondo e del proprio se.

Maurizio Evangelista da vita, con Suonatore di Corno, a un libro coeso e forte, che si coinvolge nel suo mondo lieve, straniante, l’incisivo. Come una carezza un po’ ruvida, una parola vera


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