S.E.L. propone una class action contro Trenitalia per la soppressione delle linee notturne
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Le scellerate decisioni di Trenitalia, ovvero la soppressione di molte linee notturne ferroviarie che collegano la Puglia con il Nord, hanno creato una drammatica spaccatura del Paese e danneggiato una delle forme primarie per una mobilità sostenibile nazionale.

Oltre a separare improvvisamente il Sud dal Nord, Trenitalia, o se si preferisce “Trenitaglia”, produce inoltre una frammentazione del servizio di trasporto in quattro livelli che vanno a rimpiazzare le precedenti classi prima e seconda. Il risultato ottenuto è un assurdo aumento delle tariffe per l’utente finale.

Le istituzioni pugliesi guidate dal centrosinistra, con in testa il presidente della Regione Nichi Vendola, hanno già mosso i primi decisi passi verso un’azione di pressione ai vertici dell’azienda perché è il momento di dire basta a questo sopruso.

A loro si è unito anche il Presidente dell’Anci Puglia, Luigi Perrone, che ha auspicato l’intervento dei parlamentari pugliesi contro le scelte intollerabili di Trenitalia.

A seguito poi dell’incontro che il presidente Vendola ha tenuto con le associazioni dei consumatori pugliesi per salvaguardare il trasporto pubblico ferroviario e il diritto alla mobilità dei cittadini e delle imprese pugliesi, le stesse hanno deciso per una Class Action contro Trenitalia per il peggioramento delle condizioni del trasporto ferroviario e per un esposto all’Antitrust per il rialzo medio dei prezzi.

Credo che la Città di Bisceglie possa sin da subito dare la propria adesione a quanto promosso dalla testata giornalistica brindisina “Senzacolonne” e appoggiato ultimamente da Michele Emiliano.

Il Sindaco di Bari ha infatti fatto esporre a Palazzo di Città uno striscione con la frase: “La Puglia non è un binario morto. Ridateci i treni”.

Chiedo quindi all’Amministrazione comunale di Bisceglie di fare altrettanto e propongo sin d’ora un punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale dedicato alla discussione del tema, da inviare ai vertici dell’azienda e ai rappresentanti del Governo nazionale, per far sentire anche da Bisceglie la voce di una Puglia che pretende rispetto e riconoscimento pieno della propria dignità.

 Giovanni Papagni – SEL Bisceglie

 


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