Nicola Troia, il sorvegliato in manette

Si presenta sotto casa del proprietario di un veicolo rubato e pretende 700 euro per la sua restituzione, ma colto con le mani nel sacco finisce in carcere. Dovrà pertanto difendersi dall’accusa di tentata estorsione, Nicola Troia, 38enne sorvegliato speciale di Andria, arrestato nella serata di lunedì scorso in quel centro dai Carabinieri della locale compagnia.

I militari, su indicazione ricevuta dalla centrale operativa, si sono precipitati presso un’abitazione del luogo, ove era in atto un tentativo di estorsione per la restituzione di una Lancia Y rubata alcuni giorni addietro. Lì, davanti al portone dello stabile segnalato, gli operanti hanno notato il 38enne, volto ben noto, il quale si è immediatamente avvicinato ai militari e senza alcuna specifica richiesta, ha tentato di giustificare la sua presenza in quel luogo, precisando di essere estraneo alla vicenda dell’auto rubata.

Tale comportamento ha insospettito i carabinieri a tal punto da indurli a sottoporlo ad un accurato controllo. La perquisizione dell’uomo, infatti, ha permesso di rinvenire, nella tasca dei pantaloni, parte di un tagliando assicurativo appartenente alla Lancia, sul quale erano riportate le generalità dell’intestatario del mezzo e il relativo indirizzo.

Gli accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma, inoltre, hanno permesso di acclarare che il proprietario dell’auto, a partire dal giorno del furto dell’utilitaria, ha subito numerose richieste estorsive per la restituzione del mezzo, sia telefonicamente che direttamente sotto casa.

Condotto in caserma ed accertate le sue responsabilità, anche in considerazione dei precedenti penali specifici, il sorvegliato è stato tratto in arresto e poi rinchiuso nel carcere di Trani, ove si trova tuttora detenuto, a seguito della convalida dell’arresto da parte del Gip, che ha confermato la custodia cautelare.