CORATO. ARRESTATO 60ENNE, PERSEGUITAVA LA SUA COMPAGNA FINO A DARE FUOCO ALLA PORTA DI CASA

coratoEvidentemente non si è mai rassegnato all’idea che la relazione con la sua ex fosse finita e per questo motivo ha continuato a perseguitarla per circa due anni, sino ad incendiarle la porta dell’abitazione, venendo così arrestato.

È accaduto domenica mattina a Corato, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 60enne incensurato del luogo, accusato di “atti persecutori” e incendio.

I militari, attivati da una telefonata giunta sul 112, che segnalava un principio d’incendio al portone di un’abitazione del centro abitato, ha fatto convergere tempestivamente sul luogo una pattuglia. Qui gli operanti hanno trovato la proprietaria dell’abitazione, una 40enne di origine cubana, la quale riferiva che ignoti avevano tentato poco prima di dar fuoco al portone dell’abitazione e che il suo tempestivo intervento aveva evitato che l’incendio assumesse proporzioni maggiori. Il sopralluogo dei militari, infatti, ha permesso di constatare l’annerimento della parte inferiore del portone e di rinvenire, sul gradino esterno e a ridosso del portone in legno, un batuffolo di cotone idrofilo ed una salviettina imbevuti di alcol etilico.

Le indagini avviate dai carabinieri in seguito alle indicazioni ricevute da alcuni testimoni hanno permesso d’individuare il responsabile, identificato nel 60enne, rintracciato presso la propria abitazione. La perquisizione eseguita in casa ha consentito il rinvenimento di una bottiglia in plastica di alcol etilico sul tavolo del soggiorno. Sul sedile anteriore della sua autovettura, parcheggiata davanti l’abitazione, invece, gli operanti hanno rinvenuto cinque salviettine imbevute di alcol, un accendino in plastica e un bastone in legno, che sono stati posti sotto sequestro, unitamente a quanto rinvenuto davanti la porta incendiata. Dopo una prima esitazione, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato tratto in arresto.

Gli ulteriori accertamenti effettuati dai militari, inoltre, hanno consentito di appurare che tra i due c’era stata una relazione sentimentale durata alcuni anni e che la cessazione del rapporto, mai accettata dall’uomo, ha indotto l’extracomunitaria a modificare le proprie abitudini ed il proprio lavoro, portandola a trasferirsi prima nel comune di Bisceglie e poi nuovamente in quello di Corato. Tale rimedio, però, non è servito a tenere l’uomo lontano dalla donna, poiché le persecuzioni si sono sempre ripetute nel momento in cui l’uomo riusciva a rintracciarla.

L’arresto operato dai carabinieri pone così la parola “fine” alle persecuzione che la donna ha dovuto subire nel corso degli ultimi due anni, visto che il molestatore, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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