IN CARCERE BANDA DI PUSHER SPECIALIZZATA NELLE CONSEGNE A DOMICILIO DELLE DOSI. 10 ARRESTI TRA CUI UNA DONNA.
E’ scattata alle prime luci dell’alba l’operazione “COCA EXPRESS” condotta dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, finalizzata a disarticolare una banda di giovani pusher operante nella città della Disfida. 50 militari, con l’ausilio di elicotteri ed unità cinofile, stanno eseguendo 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 9 uomini e 1 donna, di età comprese tra 40 e 22 anni, che dovranno rispondere, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini, durate circa 5 mesi e supportate da attività tecniche, sono già stati effettuati 6 arresti in flagranza e sequestrati circa 200 grammi di cocaina. Tra i servizi offerti dall’organizzazione, le consegne di droga a domicilio.
L’operazione
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Barletta, supportati da uomini del Comando Provinciale di Bari, hanno dato corso ad una operazione convenzionalmente denominata “Coca Express” e finalizzata a stroncare un’organizzazione criminale particolarmente attiva nella città della Disfida e dedita alla detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Oltre 50 militari, supportati da elicotteri ed unità cinofile, hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse il 05.02.10 dal Tribunale di Trani (G.I.P. Dott. Roberto Oliveri del Castillo) nei confronti di altrettante persone (9 uomini e 1 donna, quest’ultima posta agli arresti domiciliari poiché in stato di gravidanza) tutti di età compresa tra 40 e 22 anni. A 4 degli arrestati (BIZZOCA-CUORE-BRUNO G.-CARDONE) l’ordinanza è stata notificata in carcere in quanto si trovavano già reclusi per altri reati.
I reati contestati sono: detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 DPR 309/90), continuato (art. 81 c.p.) e in concorso (art. 110 c.p.).
L’indagine
L’indagine ha preso il via nel maggio del 2008 da una telefonata tra BIZZOCA Fedele e un cliente che gli chiedeva di essere rifornito di cocaina. Da qui gli investigatori, in 5 mesi di lavoro, con il supporto anche di attività tecniche, hanno accertato l’esistenza di un gruppo giovane ma già “agguerrito” di spacciatori, operanti nella città di Barletta. A capo dell’organizzazione vi era proprio il BIZZOCA, insieme a CUORE Enrico e BRUNO Giuseppe. Questi erano deputati a rifornirsi dello stupefacente, a mantenere i contatti con gli acquirenti e ad impartire le disposizioni agli altri affiliati, che eseguivano i loro ordini. Il gruppo, una volta rifornitosi, tagliava e confezionava le dosi “in proprio”, utilizzando box e garage nella periferia della città, come accertato nel corso delle indagini quando CARDONE Gustavo è stato “pizzicato” proprio mentre era intento a confezionare dosi di cocaina. Per lo spaccio al dettaglio venivano impiegati i più giovani del gruppo, che avevano il compito di effettuare le “consegne”. I contatti con i clienti venivano tenuti tramite telefono, il linguaggio usato era sempre criptato ma facilmente intuibile da parte degli investigatori, ed il gruppo cambiava spesso schede per cercare di occultare l’attività di spaccio. Le consegne delle dosi avvenivano quasi sempre “a domicilio”, fissando appuntamenti volanti in punti sempre diversi della città: gli appuntamenti venivano fissati per telefono dai capi dell’associazione che qualche volta si recavano loro stessi dai clienti, ma il più delle volte si servivano dei “galoppini” dell’associazione che portavano le dosi ai clienti, incontrandoli per strada in luoghi che variavano di volta in volta. Quando si muovevano per consegnare le dosi, i pusher non portavano quasi mai addosso più di 1 o 2 dosi, al fine di poterle fare passare come “dose personale” e quindi evitare l’arresto. Per questo erano capaci anche di consegnare una dose alla volta effettuando anche centinaia di viaggi, in macchina e in moto, nel corso di una sola notte. L’attività di spaccio iniziava alle ore 17,00 e durava ininterrottamente per tutta la sera e la notte, fino alle 6 del mattino successivo. Il gruppo trattava principalmente cocaina e spesso, soprattutto il sabato sera, rimaneva senza dosi non riuscendo ad esaudire le numerose richieste. I luoghi preferiti per gli incontri erano la litoranea di ponente e la villa comunale. Il BIZZOCA spacciava anche nella propria abitazione di zona Barberini, ove conviveva con VITRANI Francesca, e dove faceva salire solo i clienti più “affidabili”. Quando spacciava in abitazione, comunque, si serviva di una serie di vedette, disseminate lungo la strada sottostante, che avevano il compito di avvisarlo appena notavano la presenza delle forze dell’ordine. Preoccupa soprattutto il gran numero dei clienti accertato nel corso delle indagini, tra cui si annoverano persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali.
Nel corso delle indagini, conclusesi nel mese di ottobre 2008, sono stati effettuati già 6 arresti in flagranza di reato e sequestrati complessivamente circa 200 grammi di sostanza stupefacente. A casa dei fratelli Bruno, in una circostanza, fu trovato un vero e proprio supermarket della droga, comprendente cocaina, hashish e marijuana.
I sequestri:
Contestualmente alle misure cautelari in carcere, sono stati eseguiti anche i sequestri preventivi degli automezzi in possesso del gruppo, ed utilizzati per la consegna della droga. Si tratta di 7 autovetture (una Fiat Punto, una Fiat Bravo, una Hyundai Atos, una BMW X3, una Lancia Y, una Citroen C3 e una Smart cabrio) e 2 moto di grossa cilindrata (una Suzuki R1000 e una Yamaha 500). A carico di uno degli affiliati sono state sequestrate anche delle quote societarie di 3 diverse società, per un valore complessivo di 20.000 euro, probabilmente acquistate con i guadagni dell’attività di spaccio.
Questo l’elenco nominativo degli arrestati:
- BIZZOCA Fedele, cl.80;
- CUORE Enrico, cl.70;
- BRUNO Giuseppe, cl.78;
– BRUNO Antonio Ruggiero, cl.84;
– VITRANI Francesca Saveria, cl.86;
- CARDONE Gustavo, cl.84;
– FRUSCIO Michele, cl.80;
– P.S., cl.88;
– DIMONTE Luigi, cl.80;
– SABINO Massimo, cl.74.