Bisceglie, rubavano cavi elettrici da un deposito dismesso

PRESA DAI CARABINIERI COPPIA DI RUMENI

Lui stava rompendo un muro con un piccone, mentre lei stava “sbucciando” i cavi elettrici estratti dalle pareti. È la scoperta fatta ieri pomeriggio a Bisceglie dai Carabinieri della locale Tenenza, che hanno tratto in arresto due cittadini rumeni, un 22enne e una 33enne, domiciliati al campo nomadi di Molfetta,  con l’accusa di furto aggravato in concorso.

I militari, durante uno specifico servizio finalizzato a contrastare il fenomeno, in transito nei pressi dell’ex deposito di mezzi della nettezza urbana, ubicato lungo la strada provinciale per Ruvo di Puglia, hanno notato la presenza di alcune persone all’interno di quell’ area, mentre il cancello d’ingresso era visibilmente danneggiato.

Al fine di vederci chiaro gli operanti sono entrati nel fondo ed hanno sorpreso, in un capannone, il giovane che stava rompendo un muro con un piccone, mentre la donna e un ragazzino, minore degli anni quattordici, che si prodigavano nello sguainare i cavi elettrici.

I tre, accortisi dei carabinieri, hanno abbandonato gli attrezzi e si sono dati a precipitosa fuga, ma sono stati subito raggiunti e bloccati.

Il sopralluogo effettuato ha permesso di constatare, oltre ai vistosi danneggiamenti dei muri interni, anche il danneggiamento di un quadro elettrico da cui erano già stati asportati i relativi cavi.

Tratti in arresto, fatta eccezione per il minore, affidato ai genitori, il giovane è stato condotto presso la casa circondariale di Trani, mentre la donna presso la sezione femminile del medesimo Istituto.

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