La Polizia di Stato di Andria a presidio del territorio

Una autovettura rubata, in uso ad una banda specializzata nel furto di auto in tutto il terrtiorio della Bat (ma incursioni sono avvenute anche nella provincia di Bari e nella vicina Basilicata) è stata rinvenuta nella mattinata del 27 gennaio, poco dopo le ore 2,00, in località “SS. Salvatore”, da agenti della squadra “rurale” che da qualche tempo, su disposizione del primo Dirigente del locale Commissariato della polizia di Stato di Andria, stanno monitorando le campgna andriesi, da qualche tempo divenute teatro di vere e prorprie scorribande da parte di bande di malavitosi. Da quanto si è saputo, le ricerche da parte della Polizia di Stato di Andria erano in corso già da qualche giorno. Ma questa notte, l’equipaggio della squasdra “rurale”, ha avvertito sulel proprie apparecchiature informatiche in uso sullo speciale fuoristrada “Land Rover” in dotazione, che nella zona del “SS. Salvatore” stava funzionando un’inibitore di frequenza (GPS). E’ stato così che i poliziotti, insospettiti, hanno proceduto ad una ricerca a piedi. Nei pressi di un trullo, semi diroccato, occultato da un grosso ulivo, è stato quindi individuato il Peugeot bianco furgonato, segnalato già da tempo, mezzo verosimilmente utilizzato per lo smontaggio ed trasporto di auto rubate e pezzi riciclati. L’autovettura Peugeot furgonata, costruzione 2011, risulta essere rubata all’estero, verosimilmente in Spagna, ma sono in corso di accertameto delle verifiche su questa particolare autovettura. Solo pochi giorni prima -ma la notizia era stata tenuta celata, in quanto erano partite le indagini per individuare l’autovettura sospetta- alcune autovetture erano state rinvenute nella stessa località “SS. Salvatore”, ben 7 auto in parte smontate, di cui due bruciate, una Fiat Punto, una Renault Clio, due Fiat “Bravo”, 2 Ford Fiesta, rubate oltre che ad Andria anche a Molfetta, Bisceglie e Bitritto. In particolare una Mercedes Classe “B”, di appena 15 giorni dall’avvenuta immatricolazione, era stata rinvenuta in quanto rubata a Canosa di Puglia, ad una famiglia di Roma (occasionalmente in vacanza nel territorio Bat)

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