Mangiano senza pagare e poi rubano una trentina di bottiglie di birra, minacciando di morte il titolare della pizzeria. Per questo motivo, i fratelli Giuseppe e Vincenzo Amato, di 21 e 19 anni e Roberto Di Terlizzi, di 25, tutti di Bisceglie e già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati questa mattina in quel centro dai carabinieri della locale Tenenza, con l’accusa – in concorso – di rapina, estorsione e minacce, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani – dott.ssa Angela Schiralli, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Fabio Buquicchio.
I fatti risalgono ad una notte dello scorso mese di novembre, quando i tre, entrati in una pizzeria del luogo con un pretesto, essendo la medesima ormai chiusa al pubblico data la tarda ora, dopo aver rivolto minacce di morte al titolare e a due suoi dipendenti, s’impossessarono di una trentina di bottiglie di birra e di 15 euro.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che in realtà i tre si erano recati nel locale per “invogliare” il titolare a ritirare una denuncia da questi fatta nei confronti di un loro amico, a seguito della quale quest’ultimo era finito in carcere alcuni giorni prima per una rapina commessa proprio in quel locale.
Non riuscendo nel loro intento, atteso il fermo rifiuto opposto dall’esercente, il trio è passato alle vie di fatto, portandosi via le bottiglie di birra e il denaro poco prima versato per le bevande nel frattempo ordinate, oltre a consumare alcuni alimenti prelevati con arroganza dai frigoriferi della cucina, senza alcun permesso.
I tre sono ora rinchiusi nel carcere di Trani.