Bisceglie si arricchisce di un nuovo progetto di utilità sociale: la FONDAZIONE DCL – Donare, Condividere, Liberare si presenta alla comunità cittadina per fornire un prezioso supporto nell’ambito della salvaguardia del diritto all’infanzia.
Il progetto, che gode già del preziosissimo sostegno di “UBI – Banca Carime, per la cultura e per il sociale“, prevede l’istituzione di una casa famiglia per l’accoglienza di minori in difficoltà, che sia anche un centro di aggregazione sociale per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Come afferma la presidente, Lucia Di Ceglie, questo progetto nasce “quasi per caso, in una coincidenza di luoghi e tempo, grazie all’esperienza educativa del Centro Diurno “Villa Giulia” delle Suore Francescane Alcantarine. Si tratta di un sogno, condiviso dai molti amici dell’Associazione I CARE, che questa Fondazione vuole far diventare realtà, per offrire a tutti la possibilità di vivere una vita degna e sana.” A coordinare le attività e gestire i contatti di tutto il gruppo di lavoro sarà il dott. Pasquale D’Addato, che da sempre ha coniugato attività professionale e progettualità a scopo benefico, come, solo per citarne alcune, il sostegno alla realizzazione di un complesso residenziale per 3000 bambini in Etiopia e di un reparto pediatrico all’ospedale di Damasco.     
 
A breve saranno presentate tutte le iniziative che la casa famiglia intende realizzare, dalla formazione (corsi, convegni, seminari sul volontariato) agli specifici progetti a favore dei minori (adozione a distanza, con innalzamento degli standard di igiene e salute, sostegno per l’integrazione nella società mediante il completamento degli studi e/o l’avviamento al lavoro; attivazione del progetto “Casa Famiglia”, una comunità educativa residenziale, con la presenza di figure parentali, radicamento nel territorio e partecipazione alla vita sociale della zona). Una prima forma di collaborazione è già stata avviata con la Biblioteca Parrocchiale “don Michele Cafagna”, con la quale condivide la finalità di promuovere, tra le giovani generazioni, la cultura come strumento formidabile per crescere ed essere liberi.
 
La Fondazione DCL darà una risposta alle necessità essenziali e profonde dei bambini e ragazzi che, senza distinzione di età o situazione di provenienza con problematiche e vissuti psicologici diversi, non saranno solo assistiti, ma saranno accolti, scelti e stimati dalle figure genitoriali. Sarà creato un ambiente terapeutico che lenisce e cura le ferite, che rigenera nell’amore, che riaccende la speranza nella vita, nel pieno spirito che la presidente vuole tramandare: “Ho imparato da mio padre Vincenzo che la vita va donata e a lui, il “Nonno Enzino” a cui è dedicata la casa famiglia, dedico tutto questo.”