Nuovo ospedale della BAT: i suggerimenti dell’UGL-Polizia Penitenziaria
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Lo stato della sanità penitenziaria è tristemente balzato agli onori della cronaca dopo il decesso di un detenuto nella Casa Circondariale di Trani alla fine dello scorso anno.

La necessità di fornire assistenza sanitaria ai reclusi presso gli Istituti tranesi spesso costringe la Polizia Penitenziaria a tradurli presso le strutture sanitarie presenti sul territorio, ove talvolta è necessario trattenerli per interventi di urgenza.

La struttura ospedaliera di riferimento per l’accoglienza di detenuti in ricovero programmato o urgente è quella di Bisceglie, presso cui, in modo abbastanza artigianale, ma comunque sicuro, è stato ricavato un “repartino” ad hoc di degenza piantonata.

Piantonare i detenuti, però, non sempre è possibile, poiché talvolta, in ragione della loro patologia, è necessario che siano collocati in reparti ordinari, con non poche difficoltà per gli operatori della Polizia Penitenziaria e per i degenti presenti.

Si tratta, quindi, di una soluzione palesemente posticcia, come riferito dagli operatori che svolgono quotidianamente e con profonda abnegazione il servizio di piantonamento, e come potrebbe rilevare personalmente il Direttore Generale della ASL/BT.

Invero, si attendeva dalla locale ASL che venisse sbloccata l’apertura del nuovo repartino per pazienti-detenuti presso l’ospedale di Trani, ma la ventilata chiusura della struttura sanitaria ci induce a pensare che la questione sia oramai definitivamente accantonata.

Nel frattempo si è fatta decisamente insistente la possibilità che venga edificato un nuovo ospedale in Andria, grazie alla disponibilità di suoli di proprietà della Provincia.

A questo punto, l’UGL-Polizia Penitenziaria non può che sperare che il dott. Giovanni GORGONI, direttore generale della ASL/BT, tenga in debita considerazione le necessità derivanti dall’ospedalizzazione di soggetti detenuti, al fine di consentire alla Polizia

Penitenziaria l’espletamento dei propri compiti istituzionali in tutta sicurezza, magari interfacciandosi prima con l’Amministrazione Penitenziaria così da soddisfare i dovuti standard sanitari e di sicurezza.

Ovviamente, un appello accorato va al Presidente della Provincia, VENTOLA, all’On.le FUCCI, ai consiglieri regionali MENNEA e PASTORE, ed al Garante dei diritti dei detenuti, ROSSI, affinchè le necessità sopra rappresentate non cadano nel vuoto.

            Il segretario provinciale per la BAT – Dott. Vincenzo Lamonaca


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