Primi pannelli fotovoltaici sulle scuole di Bisceglie
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Sul tetto del plesso scolastico ele­mentare “San Giovanni Bosco” di Bisceglie sono stati in­stallati i primi pannelli solari fotovoltaici ed entro maggio si prevede l’installazione su tutti gli altri edifici comunali.

L’iniziativa è stata avviata nel settembre 2007 da Enzo Di Pierro, assessore all’ambiente, che in accordo con l’architet­to Giacomo Losapio, dirigente dell’uf­ficio tecnico comunale, ordinò un controllo sullo stato degli impianti tecnologici degli immobili comunali. Dall’accertamento risultò la presenza di eternit (amianto) nella metà delle scuole elementari e medie ed uno scarso rispetto delle normative sulla sicurezza delle centrali termiche in quasi tutti gli edifici comunali.

 Ovviamente per la riqualificazione di tali im­pianti (inclusa la trasformazione da gasolio a metano) e per la rimo­zione dell’amianto, sarebbe stato necessario  un investimento superio­re al milione di euro, che avrebbe gravato sulle casse comunali. Al fine di intervenire tempestivamente e non a spese dei cittadini, l’ammini­strazione comunale ha pensato di ricorrere al Finanziamento Tramite Terzi, affidando, dopo l’ap­provazione della gara d’appalto da parte del Consiglio comunale, gli interventi suddetti al “Servizio Energia” per un importo di circa 3 milioni di euro.

In tal modo le operazioni sono state  totalmente finanziate dal gestore di tale servizio pagando un canone annuale che risulta, per il Comune, inferiore rispetto alla spesa complessiva annuale da so­stenere per la fornitura di energia e la gestione ordinaria e straor­dinaria degli stessi impianti.

Tali interventi sono stati, inoltre, necessari per l’ottenere la “Certifcazione Energetica” degli edifici. L’ assessore Di Pierro ha, dunque,  affermato:«Questo investimento e’ stato un passo importante verso la riqualificazione degli edifici comunali, che erano in una condizione atavica e  la sostenibilità ambien­tale e umana, in quanto sarà rimosso l’eternit e diminuiranno sensibilmente le emissioni di Co2, due fattori altamente nocivi per la salute dei cittadini. Per quan­to riguarda la durata venticin­quennale dell’affidamento del ser­vizio, sarebbe stato lo stesso se avessimo attinto dalle casse comu­nali , però il finan­ziamento tramite terzi ci ha per­messo di accelerare i tempi».


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