I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, in collaborazione con personale Interpol, la Divisione S.I.RE.N.E. (Supplementary Information Request National Entries) e la Polizia tedesca, hanno posto fine la notte scorsa, a Irschenberg (Germania), alla latitanza del 48enne barese Mario Giovanni Antonio PANCOTTO, destinatario di un provvedimento di cattura internazionale emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Bari il 3 giugno 2009, su richiesta del PM della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Dott.ssa Elisabetta PUGLIESE, poiché ritenuto responsabile dell’omicidio del boss 49enne Angelo Michele STRAMAGLIA, avvenuto lo scorso 24 aprile a Valenzano (BA).
All’atto dell’arresto, operato in un’area di servizio dell’autostrada bavarese Salisburgo-Monaco, PANCOTTO era alla guida di una BMW ed è stato trovato in possesso di una considerevole somma di denaro. Il ricercato era in fuga da Belgrado, ove sabato scorso era riuscito a sfuggire ad un blitz dopo essere stato localizzato dai Carabinieri di Bari – accreditati del servizio INTERPOL presso la Polizia serba. Da questo infatti scaturiva la necessità di allontanarsi repentinamente dalla capitale serba, attraverso le Nazioni confinanti.
L’uomo è ritenuto responsabile dell’efferato omicidio di “Chelangelo” – questo il soprannome dello STRAMAGLIA – capo indiscusso dell’omonimo clan camorristico operante in Valenzano e nelle aree limitrofe, attivo nel traffico di sostanze stupefacenti e nell’usura, nonché referente di vertice dello storico clan “PARISI” radicato in Bari e provincia.
Le complesse indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri con l’ausilio delle più moderne tecnologie, hanno consentito a distanza di poche ore dalla sua morte, causata da un colpo di pistola all’addome, di ascrivere il delitto a questioni legate alla gestione degli affari illeciti del gruppo criminale, di arrestare per favoreggiamento il 51enne pregiudicato Luigi CANNONE, risultato in compagnia del “suo“ boss al momento dell’imboscata e, successivamente, di individuare l’omicida in PANCOTTO, fuggito immediatamente all’estero.
Localizzato in Serbia dagli investigatori e nel frattempo divenuto destinatario di provvedimento transfrontaliero emesso su richiesto della DDA di Bari, PANCOTTO la notte di sabato scorso è riuscito ad allontanarsi dalla casa di Belgrado ove aveva trovato rifugio poco prima del blitz operato congiuntamente dalla polizia serba e dai militari dell’Arma accreditati all’estero grazie all’INTERPOL.
La fuga dalla Serbia alla guida di una potente BMW, a seguito della pressione investigativa esercitata in quella capitale, veniva interrotta in Germania, sull’autostrada SALISBURGO-MONACO, nei pressi della città di Irschenberg dalla polizia locale attivata per il tramite della Divisione S.I.RE.N.E..
PANCOTTO era in possesso di circa 5000 euro e 94000 corone della Repubblica Ceca, sottoposte sequestro. Attualmente si trova ristretto presso un penitenziario di Monaco di Baviera in attesa di essere estradato in Italia.